• Year of manufacture 
    1958
  • Car type 
    Coupé
  • Drive 
    LHD
  • Condition 
    Used
  • Interior colour 
    Other
  • Number of doors 
    2
  • Location
    Italy
  • Exterior colour 
    White
  • Gearbox 
    Manual
  • Performance 
    34 kW / 47 PS / 46 BHP
  • Fuel type 
    Petrol

Description

Certificazione Abarth
Iscritta ASI
Completamente restaurata
Erano gli anni ’40 quando Carlo Abarth faceva i primi passi nel Motorsport, la sua voglia di competere era enorme, la sua fama di vittoria altrettanto, così dopo aver assoldato piloti del calibro di Fazio Nuvolari, Franco Cortese e Pietro Taruffi, pensò di realizzare auto uniche e tra queste figura la Fiat-Abarth 750 GT

Al Salone di Ginevra del marzo 1956 esordiva la Fiat-Abarth 750 GT Zagato. Si trattava di un Coupé estremamente leggero (meno di 550 kg) con motore ulteriormente potenziato a 43 Cv a 5.800 giri. La carrozzeria si distingueva per il padiglione con forma a “doppia gobba“, una firma per il carrozziere milanese, che proseguiva in coda con le due prese d’aria per il vano motore.

La 750 Abarth Zagato si dimostrò subito un potente volano per la clientela sportiva. Il 3 marzo ’56 esordì sull’Autodromo di Monza e alla successiva Mille Miglia di fine aprile ben 10 Fiat “derivate Abarth” si iscrissero. Quella guidata da Domenico Ogna si impose nella categoria Gran Turismo di serie fino a 750 cc. L’anno dopo, all’ultima tragica Mille Miglia presero parte 20 Fiat-Abarth iscritte in classe GT fino a 750. 16 arrivarono al traguardo, con quella di Alfonso Thiele, vincitrice della sua categoria. Un’altra 750 GT Zagato, guidata da Marino Guarnieri, si impose nel Gran Premio Nuvolari lungo il tratto Cremona-Mantova-Brescia a oltre 147 km/h di media.

La stagione ’57 fu un vero trionfo per la 750 GT Zagato, conclusasi con la conquista del Campionato Italiano Velocità e nel Trofeo della Montagna. Il successo del binomio Abarth – Zagato dilagò anche all’estero, dove la clientela apprezzava sempre di più l’affidabilità del prodotto e le elevate prestazioni.

Il coupé monoalbero con carrozzeria Zagato ebbe un’altra stagione straordinaria anche nel ‘58, ancora in entrambi i campionati, rispettivamente per merito di Vittorio Feroldi de Rosa ed Ernesto Prinoth.

Ma la parabola discendente era già iniziata. Nel ’59, infatti Carlo Abarth introdusse la 750 Record Monza Zagato (57 Cv) con un nuovo motore bialbero, un salto di qualità importante rispetto alla 750 GT Zagato con motore monoalberooubleBubble Zagato .